Description

L'Hotel Antica Dimora Delle Cinque Lune si trova all'ingresso di Piazza Navona e prende il nome dalle cinque lune cuspidate sullo stemma della antica famiglia Piccolomini il cui palazzetto sorgeva appunto nello slargo antistante la piazza. Enea Silvio Piccolomini, che divenne papa col nome di Pio II nel 1458, fu grande umanista, a lui si deve la riorganizzazione urbanistica di Pienza, sua città natale, in gioiello umanistico. Fu definito 'papa neopagano' per il suo amore per i classici e le gioie della vita terrena. Da cardinale galante e libertino scrisse, tra le altre cose, lo scandaloso Historia De Duobus Amantibus. Si ricorda, in particolare, per la stravagante proposta fatta a Maometto II di incoronarlo Imperatore Romano d'Oriente se si fosse convertito. A questa figura elegante e poliedrica si ispirano gli interni di questa dimora che echeggia il voluttuoso desiderio dei signori italiani di quel momento di rinascita di circondarsi di raffinate suggestioni visive. In particolare, gli arredi del terzo piano rimandano alla singolare ossessione sincretica del Piccolomini per la cristianizzazione dell'Oriente turco che tentò utopisticamente di assorbire nel grande abbraccio della Roma imperiale ormai cristiana. Le stanze del quarto piano sono dominate, a loro volta, dalla ricorrente immagine del pavone che così' spesso apre il suo cerchio infinito sui sarcofaghi cristiani dei primi secoli e rimanda al senso di immortalità che è raro respirare sotto altri cieli. Situata in un bel palazzo antistante Piazza Navona con numerosi affacci su Via dei Coronari, la Dimora delle Cinque Lune vi accoglie nelle sue stanze suggestive degli echi sensuali che caratterizzavano gli interni dei raffinati signori del rinascimento romano. Molti i rimandi al gusto di quel magico momento italiano, ma altrettanti alla rilettura in chiave contemporanea. Il fascino della dimora, si concentra, in particolare nella magnifica visione che si gode dall'ampio roofgarden dove gli ospiti potranno assaporare l'indimenticabile e indefinibile respiro dell'eterno che anima Roma come nessun altro posto al mondo. Lo spazio, dedicato ad una preziosa collezione di agrumi rari ed insoliti ibridati nel Cinquecento nelle aranciaie dei Medici, è offerto alla contemplazione a 360 gradi del sublime tessuto architettonico in fuga verso giardini urbani, colli e campagna, sospeso tra storia e mito nel suo slancio verso un cielo senza tempo e confini.